
Gruppo folkloristico “Traditions Valdôtaines” APS
Contatti
Indirizzo: Rue Saint Ours n. 10 – 11100 Aosta (AO)
Referente: Foudon Elena
Telefono: +39 3474896498
Mail: traditionsvaldotaines@gmail.com
Sito web: https://nosracines.net/gruppi-musicali/comite-des-traditions-valdotaines/
Il nostro paese.
La Valle d’Aosta è una piccola regione situata al centro dell’Europa e incastonata nelle Alpi, tra la Francia, la Svizzera e l’Italia. Essa è circondata dalle montagne più alte d’Europa: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso.
La sua posizione nel cuore delle alpi ne ha fatto una importante via di comunicazione , da qui il profondo interesse per i Romani a conquistare queste terre.
I Romani hanno in effetti colonizzato la Valle d’Aosta dopo aver sottomesso la locale popolazione, i Salassi, che si erano eroicamente opposti agli invasori. Dopo l’alternarsi di diverse dominazioni dopo la caduta dell’impero romano, la Valle d’Aosta a fatto parte, dal X al XIX secolo, del regno di Savoia condividendone lingua, usi e tradizioni. L’italianizzazione della Valle d’Aosta è un fatto recente, favorito e accelerato dal regime fascista incentivando una forte immigrazione e combattendo tenacemente l’uso della lingua francese. Lo statuto di autonomia speciale attribuito nel 1948, dallo Stato italiano, riconosce la parità delle due lingue, italiano e francese, in Valle d’Aosta. E’ altresì importante sottolineare che il nostro dialetto, ancora ai giorni nostri lingua parlata e diffusa su tutto il territorio regionale, appartiene a l’area linguistica francoprovenzale. La Valle d’Aosta è una regione di montagna a vocazione turistica : qui vi troverete tutte le più belle e maestose vette delle alpi, dal Monte Bianco, al Cervino e Monte Rosa. Paradiso per gli amanti dello sci e della natura, la Valle d’Aosta è altresì popolata da numerosi animali selvatici, in particolare dallo stambecco, dal camoscio, l’aquila reale. E’ qui presente una straordinaria varietà di flora alpina. Terra ricca di prodotti tipici ( formaggio, vino, prosciutto, lardo e artigianato di prima qualità) la Valle d’Aosta è molto attaccata alle sue tradizioni : è in questo filone che si inserisce l’attività del nostro gruppo folkloristico . La nostra musica, le danze ed i nostri canti vogliono essere un omaggio al nostro paese testimoniando il nostro amore per esso.
La storia
Il panorama storico valdostano è costellato da episodi che dimostrano la volontà dei Valdostani di essere “maîtres chez-eux” con un forte sentimento d’identità e d’indipendenza politica e culturale che ha permesso di arricchire la cultura locale senza cancellare le lingue del paese (francese e franco-provenzale) e, soprattutto, la cultura dei propri antenati. E’ per valorizzare questo patrimonio culturale che il 20 gennaio 1948, i Signori Paul Contoz ed il Colonnello Octave Bérard prospettarono la creazione del “Comité des Traditions Valdôtaines”. Il 12 gennaio 1949 la commissione culturale di tale associazione, i cui animatori principali erano la Signora Anais Ronc Désaymonet ed il Signor Paul Contoz, sostenne la nascita al suo interno di una corale : “Traditions Valdôtaines”. Il sig. Louis Vuillermoz si fece carico di redigere il primo regolamento della corale, che è stata la prima in Valle d’Aosta ad aver preso una fisionomia esclusivamente regionale e tradizionale, con un programma ed uno scopo ben precisi: mantenere e divulgare il ricco repertorio di canti, danze e musiche popolari in francese e patois della Regione. Le nostre canzoni esprimono, come scriveva nei 1963 il Signor Albin Chatrian “il sentimento del popolo valdostano, fiero della sua libertà, delle sue tradizioni, del suo particolarismo. I nostri canti hanno la freschezza e la limpidezza delle nostre fontane e la forza imponente delle nostre rocce”. I balletti sono stati introdotti per la prima volta nel 1957 dall’insegnante Ebe Crétaz, membro della corale stessa, portando sul palco, in forma coreografica, i passi popolari più diffusi nelle intere Alpi (la scottish, la quadrille, il circo circasso, Les bougnettes o Dansa pas, ecc….) Negli anni 60 sono stati introdotti nello spettacolo degli attrezzi agricoli rifunzionalizzati in originali strumenti ritmici per accompagnare il suono delle fisarmoniche. : il “Fléau” ed il “Boeus”. Nel 1982 la “corale Traditions Valdôtaines” prende la fisionomia di gruppo folkloristico avente come attività principali la danza, le musiche popolari suonate dalle fisarmoniche, il Fléau, il Boeus e canti popolari a libera interpretazione.
Il costume
E’ il simbolo storico del gruppo. Il costume femminile, elegante e vezzoso, indossato per la prima volta nel 1954, riproduce l’abito portato dalla borghesia della città di Aosta alla fine del 1700 ed è stato ripreso da un dipinto dell’epoca realizzato dal pittore “Stagnon”. Tale costume presenta diverse particolarità : la cuffia che le signore portano sulla nuca é, chiamata “Fontange”, di evidente derivazione dalla cuffia a raggera portata da M.lle DE FONTANGE alla corte di Luigi XIV,ha una struttura in filo di ferro ricoperta da pizzo “guipure”. (A tal proposito, su un testo dell’epoca, abbiamo trovato un aneddoto curioso: i soldati di Napoleone, di passaggio in Valle d’Aosta nel 1794, stupiti dalla raggera che pareva una larga cresta si facevano zimbello delle dame borghesi valdostane dicendo loro “cocorico… cocorico”). Evidentemente, tale cuffia non era più di moda nella loro patria. Ugualmente elegante è l’ornamento portato al collo, confezionato con un nastrino in velluto nero e un prezioso cammeo al centro. La sottoveste ed i manicotti bianchi sono in lino. Il pizzo del colletto e quelli dei manicotti vengono rigorosamente inamidati onde dare bella evidenza ai “volants”. Il vestito bordeaux, composto da un’ampia gonna e da un corpetto, è confezionato in “Drap” di Valgrisenche ed è abbellito da una passamaneria dorata. Particolari risultano essere il fiocco in seta rosa abbellito da un fine pizzo nero che completa il corpetto e il grembiule nero ornato da “rosette” fatte all’uncinetto. Si aggiungono al costume una sottogonna e dei mutandoni in cotone sino alla caviglia. arricchiti da un pizzo e da un nastro passamaneria bordeaux. La mantella con ampio ed originale cappuccio color blu notte protegge le dame dal freddo nella stagione invernale. Il modello della mantella è stato preso da quello portato dalle “Petites Soeurs des Pauvres” dell’ospizio “Père Laurent” di Aosta. Il costume maschile, più sobrio e austero, riproduce l’abito borghese degli anni intorno al 1830, ed è stato indossato per la prima volta nel 1956. Particolari sono stati presi da un dipinto sito all’esterno della chiesetta di “Echevennoz” nel comune di Etroubles. Confezionato in drap di Valgrisenche color blu notte, è composto da un paio di pantaloni, una giacca, un gilet e una camicia. I primi sono arricchiti, sul davanti, da un pannello chiuso sino alla vita da nove bottoni e da un paio di bretelle. La giacca a doppio petto è corta sul davanti e a coda di rondine sul dietro, abbellita da due bottoni. La camicia è in lino. Particolari sono il “plastron” plissettato sul davanti e le eleganti maniche arricchite da pizzi e da due bottoni “gemelli”. Completano l’abito una cravatta bordeaux in seta annodata con un particolare ed originale nodo e l’elegante cilindro nero. Gli uomini portano ai piedi calze rosse e scarpe in pelle nera.
I balletti
Il gruppo partecipa alle più importanti manifestazioni popolari e turistiche della Valle d’Aosta rappresentando altresì la propria Regione in numerosi festival del folklore in Italia e nel resto d’Europa. L’associazione culturale è composta in media da 35 elementi ( alle manifestazioni il gruppo partecipa con 20/25 persone). Lo spettacolo del gruppo è composto da balli popolari e di corte danzati nel XVIII e XIX secolo dalla popolazione contadina e borghese della città di Aosta, nonché da balli coreografici che si ispirano a fatti, canti o leggende della Valle d’Aosta. Tali danze sono proposte in una coordinata sequenza di circa un’ora e mezza, che può essere divisa in più parti proponibili separatamente, e accompagnate da canti a libera ispirazione , da musiche popolari eseguite da fisarmoniche e ritmate da un originale strumento di legno denominato “fléau” ( attrezzo agricolo tradizionalmente utilizzato per battere il grano e rifunzionalizzato come strumento ritmico). Nei propri spettacoli i musicisti del gruppo utilizzano altri strumenti quali : il flauto, l’armonica a bocca ed il “boeus” ( ulteriore attrezzo agricolo rifunzionalizzato che in origine veniva utilizzato per fare il burro).
Animazioni proposte:
spettacoli su palco, sfilate, animazione di piazza, collaborazione con le scuole, animazione di padiglioni turistici e gastronomici, ecc. Nota: per gli spettacoli si chiede, possibilmente, la messa a disposizione di un impianto microfonico di amplificazione. Per le sfilate il gruppo possiede un impianto autonomo mobile.
L’attività
La nostra associazione persegue tre obbiettivi :
- Sociale: essere un punto di riferimento per gli abitanti della città che desiderano entrare a far parte di un ambiente tradizionale dove si apprendono i valori culturali del nostro territorio, l’accoglienza, la solidarietà, il rispetto reciproco e la collaborazione per un buon risultato finale.
- Culturale: cercando di trasmettere attraverso i nostri spettacoli alcune tradizioni del popolo valdostano proponendo canti a libera interpretazione, balli, recitazione di poesie nel nostro dialetto “francoprovenzale”, musiche tradizionali e di autori locali attuali.
- Promozione turistica: effettuando spettacoli in ogni luogo facendo conoscere la nostra bella regione di montagna.
La nostra è una associazione ONLUS senza scopo di lucro e partecipa alle differenti manifestazioni a condizione che vengano rimborsati i costi di viaggio, il vitto, l’eventuale alloggio o per l’allestimento dello spettacolo. Condizioni diverse sono valutabili in occasione di scambi con altre associazioni culturali.




