
Associazione culturale “Oleri”
Contatti
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele 122 – 08020 Ovodda (NU)
Referente: Seche Vania
Telefono: +39 349 96726465
Mail: vaniaseche@libero.it
Anno di fondazione: 2004, costituita da un gruppo di ragazzi e ragazze, appassionati e sostenitori delle tradizioni folkloriche.
Nato per consentire la conservazione e la valorizzazione delle antiche tradizioni popolari paesane, il nome “oleri” scelto in ricordo del villaggio omonimo scomparso nel 15° secolo in seguito ad una pestilenza.
Unica testimonianza rimasta è la chiesetta campestre di “Santu Predu de Oleri” dove ogni anno gli ovoddesi con molta partecipazione festeggiano appunto il santo appunto ”San Pietro”.
Particolarità degli Ovoddesi è appunto il carnevale, si festeggia a partire da Sant’Antonio al mercoledì delle ceneri “Me^uris de lessia”, dove tutti grandi e piccoli, si lasciano andare al divertimento puro e sano con balli e zeppolate in piazza.
Soci
Ottanta soci, di cui 35 adulti e ben 45 bambini che dal 2015 fanno parte del mini folk e partecipano attivamente alla vita del gruppo con molto entusiasmo. I bambini sono la risorsa più grande che ci possa essere all’interno di un’associazione quindi la maggior parte del tempo la si dedica a loro insegnandole appunto la cultura di Ovodda.
Costume uomo
Il colore che prevale sul nostro costume è il rosso vivo. Costume maschile : semplice, ma allo stesso tempo molto ordinato ed elegante di panno o di orbace rosso con chiusura laterale a sinistra per mezzo di ganci o bottoni decorativi, sempre con berrita sul capo.
Accessori:
- “Sos guttones” o i bottoni oro, argento o rame con forma conica e terminano in punta con unapietra rossa o azzurra;
- “Su intorzu”: cinto in pelle dell’altezza di 10 cm che si chiude ai lati con dei lacetti “ Sas ^orrias”;
- “ Sa Brentera”: accessorio sovrapposto a “su intorzu” , in pelle ricamata che comprende tre piccoletasche, in cui in passato si riponeva il tabacco, il denaro e l’acciarino.
Costume donna
L’abito tradizionale femminile ha diverse varianti, ma quello più rappresentato è quello da sposa rosso e quello marrone in panno murau.
I costumi femminili sono tutti diversi con trine, vette e merletti a piacimento sempre secondo però la tradizione locale, la veste plissettata con delle pieghe fittissime di 1 cm ciascuna, viene realizzata con un pezza di panno lunga circa 3 metri e sul davanti ha un pannello liscio largo circa 70 cm coperto dal grembiule appunto “su ^odale” un rettangolo di tessuto o di seta ricamato o dipinto con motivi floreali.
Su tullu o il velo è un velo di tulle bianco finissimo interamente ricamato a mano a maglie rotonde o poligonali, usato piegato a triangolo copre il capo ed è fissato alla berrita ossia cuffietta.
Su “caputzu” iuossia una piccola mantiglia concava di panno rosso e “ su mucadore “ o fazzoletto in tibet di colore marrone ricamato su un angolo usato a triangolo e ripiegato ai lati.
Sas palas o sorta di piccolo corpetto, con due vistose punte , caratteristiche nella Barbagia di Ollolai decorate e ricamate aderiscono perfettamente alle fittissime pieghettine stese sul davanti della camicia che ha come caratterista è un complesso ricamo chiamato “bastonette” e i polsini o “Sas pulianias” sono aperte a ventaglio ricamate nei bordi.
Accessori:
- “Sos guttones” o i bottoni oro, argento o rame con forma conica e terminano in punta con una pietra rossa o azzurra;
- “su iunchillu” ossia una catena d’argento molto lunga avvolta tre volte intorno al collo e appuntata poi a “sas palas”;
Strumenti: Organetto diatonico (Pier Paolo Vacca)
Ballo presentato: Ballu tundu, danza, passu torrau, dillu e ballu zoppu.



